venerdì 22 luglio 2011

Storia a puntate: capitolo 4

... Dopo che il nano fu scomparso dalla sua visuale Sonia si sdraiò a pancia in su nel letto chiudendo gli occhi. Non fece in tempo a formulare neanche un pensiero mentale, che entrò l' infermiera con il carello del pranzo (minestrina e pesce con insalata!) che la salutò dicendo:" Ma come sei pallida Sonia! E' sucesso qualcosa?" Lei allora fingendosi calma e mooolto naturale disse:"No, grazie. Va tutto bene." E quando la donna se ne fu andata prese il cuscino e se lo sbattè sulla testa prima che qualcun' altro la disturbasse di nuovo.
Dopo due giorni di permanenza all' ospedale la povera paziente fu dimessa, giusto in tempo per godersi le vacanze natalizie!!!
A casa, la povera ragazza non faceva altro che pensare alla strana creatura, tanto che aveva ricominciato a dormire con la lucina accesa, ignorando le proteste della sorella; spesso spalancava di scatto la porta guardandoci dietro e gridando: "AH-HA", ma tutte le volte rimaneva delusa o sempre più impaurita. I genitori che più di una volta l' avevano "beccata" in una delle sue "operazioni-scova-nano" erano sempre più spaventati e confusi e stavano pensando di portarla da uno psicologo.
La sorellina invece si stava godendo appieno le sue vacanze stando perennemente incantata davanti alla TV! Se Sonia stava suscitando le preoccupazioni e i dubbi dei genitori, Gloria stava allarmando e spaventando sempre di più la sorella maggiore; infatti quest' ultima stava capendo che, in fondo, le parole del nano erano vere! Erano sempre di più i bambini che guardavano talmente tanto quei congegni elettronici che non riuscivano più ad assaporare la bellezza di un gioco o di un libro. Queste idee iniziarono a farsi sempre più spazio nella sua mente tanto che incominciò a pensare che il nano e, magari, qualche suo complice, stesse cercando di sottomettere i bambini alla televisione, per qualche ragione a lei sconosciuta. Era sempre più ostinata sul fatto che voleva saperne di più e ritrovare il diabolico nano. Ma quando passati diversi giorni, non si vedevano sue tracce, Sonia iniziò a perdere le speranze.
Una fredda mattina, però, si svegliò con il pensiero fisso su un oggetto: il ciondolo a forma di fiore che il nano le aveva donato e che lei, stupidamente, aveva gettato a terra dopo la sua improvvisa sparizione. Non fece intempo a chiedersi dove potesse essere in quel momento, che gli si materializzò davanti al viso. Senti in lontananza una voce che le diceva: "Usalo solo se hai bisogno di aiuto!".
La ragazza, che stava già per afferrare l'oggetto, si fermò un attimo e si chiese:-io ho bisiogno d'aiuto?- Si rispose dicendo che non aveva un bisogno fisico, ma.... mentale: non capiva più niente! Nani che la seguono, apparendo e scomparendo; sorelle che non sanno far altro che schiacciare un tasto sul telecomando...
Così con qualche esitazione, perchè aveva paura che potesse trattarsi di una trappola, Sonia toccò il fiore pensando:- Sì, ho davvero bisogno d'aiuto!-

... continua...
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