Inizia oggi il triduo pasquale con le celebrazioni del Giovedì Santo e questo nuovo Papa ci dà un altro forte messaggio. Infatti la celebrazione non sarà nella basilica di San Pietro ma in un carcere minorile romano proprio a rafforzare quanto detto oggi nella Messa con i sacerdoti:
"essere pastori con 'l'odore delle pecore', pastori in mezzo al proprio gregge, e pescatori di uomini. [...] Il sacerdote che esce poco da sè, che unge poco, si perde il meglio del nostro popolo, quello che è capace di attivare la parte più profonda del suo cuore. [...] Chi non esce da sé, invece di essere mediatore, diventa a poco a poco un intermediario, un gestore. La cosiddetta crisi di identità sacerdotale - ha ammonito ancora - ci minaccia tutti e si somma a una crisi di civiltà, però se sappiamo infrangere la sua onda, noi potremo prendere il largo nel nome del Signore e gettare le reti."
Che bel messaggio e mi sembra proprio che non sia solo per i sacerdoti ma per tutti quelli che si dicono cristiani!
C'è da dire che questo Papa non fa altro che meravigliarci, è di un'effervescenza che lascia basiti, "mica come Ratzinger, che era un micio, dove lo mettevi stava." (la citazione non è mia ma della Littizzeto nella scorsa puntata di CheTempoCheFa)
E proprio oggi esce con il Corriere della Sera
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