giovedì 31 dicembre 2015

Il discorso di fine anno

Navigando nel Web ho trovato questo video.
L'idea di base è molto semplice: "E se il discorso di fine anno lo facessero i bambini, che ci direbbero?"
Il risultato è davvero sorprendente... guardatelo!
"se tutti ci impegniamo, l'anno prossimo sarà bellissimo!"

mercoledì 30 dicembre 2015

Il fachiro nell'armadio

Questo romanzo è stato davvero una bella scoperta. Pensavo fosse una sciocchezza... forse quella copertina sgargiante con tanto di fachiro formato fumetto ha decisamente contribuito a questa mia idea, clamorosamente smentita.
È una storia paradossale (non quanto quella del Centenario), buffa per i personaggi strampalati di cui è popolata, piacevole e divertente ma che comunque può far riflettere su temi non banali, primo fra tutti l’immigrazione clandestina.
La vicenda inizia all’aeroporto di Parigi dove atterra Ajatashatru, di professione fachiro, il cui nome impronunciabile che diventa una barzelletta (Accatta-sta-gru oppure Accasciati-Artù oppure Giada-e-shantung e perfino Ciccia-bubù) ad ogni nuova conoscenza. Scopo del viaggio è acquistare da Ikea (che non ha punti vendita in India) un letto di chiodi modello Åkuminat, necessario per ragioni di salute mentre in realtà intende rivenderlo appena possibile. Ha con sé solo una banconota falsa da 100 euro (stampata solo da un lato) che deve usare per pagare il prezioso letto; non avendo altri mezzi, decide di imbucarsi all’IKEA, passandovi la notte, per ripartire il giorno dopo per l’India. Ma le cose prendono una strana piega e finisce intrappolato in un armadio che, imballato per benino, viene spedito in Inghilterra. Così inizia il suo incredibile viaggio attraverso l’Europa per terminare in Libia e letteralmente trasformerà il fachiro in una persona completamente diversa.
La storia di questo fachiro imbroglione “dai begli occhi color Coca-Cola” racconta un viaggio di formazione, alla scoperta di se stesso e degli Altri ma anche presenta un mondo di emarginazione, quello dei clandestini colpevoli solo di essere nati “dalla parte sbagliata del Mediterraneo”. E’ anche una storia di redenzione in cui il protagonista si trasforma da imbroglione patentato che ingoia spade retrattili e mangia schegge di vetro fatte di zucchero dietetico in un uomo nuovo capace di donare l’immersa fortuna di cui è entrato in possesso per far del bene aiutando gli altri.
Questa storia pesca sicuramente nella realtà dato che il suo autore, Romain Puértolas, sia stato tenente della polizia di frontiera francese. Ora è un’attivista per i diritti degli immigrati e di sicuro la sua vita passata è stata fonte di ispirazione per questa storia.

Siamo ormai a fine anno e, per darci un tono, dalla solita riffa è stato estratto il libro del Premio Nobel del 2006. E la motivazione per questo premio non è per niente male: “perché nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture”.
Il romanzo è...
"Il museo dell'innocenza"
di Omar Pamuk

Per sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui

lunedì 28 dicembre 2015

Domenica di fine Dicembre

Ecco il riassunto di quanto è successo ieri.
S.Messa definita "Mission Impossible" : venire alla celebrazione con mamma, papà, fratelli, cugini, nonni, zii, etc e sedersi vicino. Scommessa vinta!

E poi il concerto di Natale non natalizio...
Esordiscono sul palco i "Pointless Crash" o almeno per adesso si chiamano così. Un gruppo di giovanissimi con cover ed inediti.
A seguire i vecchi leoni, i nostri GPS che sta per "Gruppo Popolar Sound" o "Già Perchè Suoniamo" o "Grandi e Prodigiosi Suonatori" che hanno proposto un repertorio di brani evergreen ma anche una divertente parodia di canti religiosi liberamente ispirati ad "Elio e le storie tese".
Davvero divertenti!

domenica 27 dicembre 2015

Festa S.Famiglia

Festa della Santa Famiglia di Nazareth
Luca 2, 41-52
La festa della Santa Famiglia è il più bel commento del Natale. La vediamo al Tempio di Gerusalemme. E'una famiglia,diremmo noi,praticante e Gesù in particolare interessato a conoscere le Sacre Scritture.
Come si presenta Gesù
Gesù,rimasto nel tempio per tre giorni e a sua madre Maria e a Giuseppe che lo rimproveravano risponde: non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio ?
E' come se dicesse a tutti i genitori: ricordate che i vostri figli sono venuti al mondo non per far carriera o per... ma per compiere una missione che Dio ha loro affidato. E poi segue questo bellissimo quadro famigliare di Nazareth: Gesù era loro sottomesso...Gesù cresceva in sapienza, età e grazia.
Ci fa intendere tutta la felicità di questa famiglia povera ma in grande armonia.

Preghiamo
Santa famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole chiese domestiche.
Mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza,chiusura e divisione.(Dalla preghiera del Sinodo-Famiglia)

Ci confrontiamo
Ci dice il Papa nel suo discorso al Convegno di Roma:
"Diventare papà e mamme è una chiamata di Dio, e quindi una vocazione. Trasmettere la vita ai figli è cooperare con Dio Creatore. La vita viene da Lui. Il Signore vi ha scelti per amare e trasmettere la vita. Questa è la vocazione dei genitori. E' questa vocazione che vi fa simili a Dio.
Cari genitori,voi siete chiamati a ricordare a tutti i battezzati che ciascuno è chiamato ad essere papà o mamma. Anche i sacerdoti e le suore sono chiamati alla paternità e maternità spirituale.
I vostri figli, cari genitori, hano bisogno di scoprire, guardando la vostra vita, che è bello amare. Non dimenticate che i vostri figli vi guardano sempre e quando vedono papà e mamma che si amano crescono in quel clima di amore, di felicità e anche di sicurezza perchè non hanno paura e saranno felici"

Ci compromettiamo
-- Non dimenticate papà e mamme quanto ci ha detto Gesù: "dove sono due o tre riuniti in mio nome, lì sono presente Io". Gesù si fa presente nella vostra famiglia ogni volta che pregate insieme. E lì a contatto con Lui, potete contrattare il futuro dei vostri figli.Senza preghiera rischiate di diventare inutili per i vostri figli.
-- Ogni sera, davanti ai vostri figli, fate questa preghiera: Signore, facci capire chi ha bisogno di noi. Li aiuterà a capire che siamo fatti per gli altri cioè per amare e far felici gli altri.

don Erminio

venerdì 25 dicembre 2015

Auguri

Le parole alle volte ci abbandonano
per il Natale però ne abbiamo sempre tante.
Auguri a te, a te e anche a te!
Le luci, le musiche, i regali: atmosfera
ragioniamo su quest'ultima.
Ragiona perchè c'é chi non lo può fare,
ragiona perchè c'é chi l'atmosfera
non sa nemmeno cos'é.
Non c'é nulla di bello e di vero che non si incontri nella vita che non vada condiviso.
E' un impeto del cuore.
Nessun dono che ci venga fatto conserva la sua natura se noi non avessimo qualcuno a cui poterlo raccontare. Nessuna felicità è tale se non è condivisa.
Quanto ci accade qualcosa di davvero sorprendente, vogliamo investire tutti quelli che incontriamo con questa notizia. Così è il Natale: così semplice e naturale come un bimbo che nasce, sempre nuovo perchè questo Figlio di Dio viene alla luce per te oggi, nella tua vita, nelle circostanze che vivi.
Auguri !
Per avere sempre in noi lo stupore di un bimbo che guarda... con gioia!
Buon Natale
don Lorenzo

martedì 22 dicembre 2015

Vacanze di Natale in Oratorio

Non sapete cosa fare in queste imminenti vacanze? No Problem, ecco qualche suggerimento casalingo.
Si comincia con il 27, alle ore 21.00, nel salone dell'Oratorio si terrà il concerto della locale band, come non la conoscete? Si tratta di un gruppetto di giovani e meno giovani accumunati dalla passione per la musica.

C'è la gita a Gardaland, il 28, per godere delle meraviglie di questo parco in versione natalizia. Va veloci perchè le iscrizioni terminano alla Vigilia!

E poi arriva Capodanno, da passare insieme in Oratorio, aspettando l'anno nuovo. Per tutti dettagli chiedete a Emilia al Bar dell'Oratorio.

Infine c'é il Pellegrinaggio fra i Presepi della nostra comunità. E' fissato per Domenica 3 Gennaiom alle ore 14.30, con partenza dalla piazza della chiesa... ovviamente a piedi!

domenica 20 dicembre 2015

4a Domenica di Avvento

IV Domenica di Avvento
Luca 1,39-45

Oggi che ci fa da guida per prepararci al Natale è la stessa Vergine Maria nella sua visita a Elisabetta.
Come ci si presenta Gesù?
Non è ancora nato , però già si può scorgere alcuni suoi tratti attraverso il comportamento di Maria.
Perchè Maria va da Elisabetta? Forse per aiutarla, avendole detto l'Angelo che era incinta da sei mesi. Ma ancor più per condividere la straordinaria rivelazione che le era caduta addosso da parte dell'Angelo: l'Onnipotente Dio, come nube,ti avvolgerà. Per questo il figlio che avrai, sarà santo, Figlio di Dio. La notizia era troppo sconvolgente per lei sola e se andò da Elisabetta per condividerla.
In questo incontro vediamo riflessi alcuni tratti di Maria che ci possono aiutare per prepararci al Natale.
--Maria salutò Elisabetta.Il saluto ebraico era shalom che vuol dire:pace. Era proprio un dono che si aspettava dal Messia.Gesù stesso inviando gli apostoli in missione dirà loro:entrando in casa dite: pace. La pace è 'un dono proprio del Natale del Messia che viene in mezzo a noi.
--Al saluto di Maria il bambino sussultò di gioia nel seno di Elisabetta. La presenza di Gesù crea gioia. Maria che ci porta Gesù quindi è portatrice di gioia. Per questo il Natale è una festa di grande gioia.
--Beata te che hai creduto in ciò che Lui ti ha detto. La beatitudine = felicità. E' la felicità di chi crede. Sarà anche la nostra felicità se davvero sapremo credere che il bambino nella culla di Betlemme è Dio. Maria esprime tutti questi sentimenti nel canto del Magnificat. Ci farà bene leggerlo e meditarlo.

Preghiamo
Maria, ti preghiamo che tutto quanto hai condiviso con Elisabetta, lo possiamo sentire e vivere anche noi in questo Natale: una fede in Gesù che ci porti gioia e pace che ci rendano davvero felici.

Ci confrontiamo
Per vivere religiosamente il Natale oggi bisogna navigare controcorrente.
C'è chi dice che il Natale è un simbolo religioso che non ha più senso in una società laica. Ma senza arrivare a tanto, il mondo ci ha sommersi in una cultura di consumismo che ha quasi cancellato il senso religioso del Natale. Che resterà di tanta propaganda?
Portafogli vuoti e la insoddisfazione di sempre.
Eppure è proprio guardando il presepio del Gesù, che nasce ultimo tra gli ultimi in una stalla, che possiamo già comprendere qualcosa della sua futura misione come il Gesù della Misericordia
-che sente compassione di fronte alla moltitudine di persone smarrite come pecore senza pastore;
-che guarisce gli ammalati, sfama le folle, dà la vista ai ciechi, libera gli uomini dal potere del male;
-che perdona i peccati fino a perdonare anche coloro che lo uccisero in una croce...

Ci compromettiamo
-Mi farò questa domanda: Gesù oggi dove nascerebbe? In base alla risposta, andrò a fargli visita.
-Ancor più farò l'esperienza della Misericordia di Gesù con il sacramento della Penitenza o Confessione.
Se ben fatta avrò una prova in più che il Signore mi ama proprio nel mio peccato. Lui sa che quando non amo ossia pecco, questo mi causa tristezza e sofferenza. Ed è questo dolore causado dal mio peccato che gli chiama l'attenzione e, se io voglio, Lui interviene perdonandomi. Il perdono è sempre un grande atto di amore di Gesù per noi come peccatori.

L Augurio di Natale: che sappiamo scoprire l' Onnipotenza divina proprio nel Figlio di Dio che nasce povero tra i poveri, in una stalla, segno di un amore vero che ti fa stare con chi soffre, con gli ultimi.
Se questo è il modo di agire di Dio, anche per noi deve essere questo il cammino per essere grandi nella vita. A tutti
Buon Natale di condivisione
Luca 1,39-45

don Erminio

giovedì 17 dicembre 2015

Gardaland d'inverno

Tra miriadi di addobbi, luci,decorazioni e spettacoli, Gardaland festeggiail Natale con aperture straordinarie.
Per questo si propone una gita per il prossimo
Lunedì 28 Dicembre
Partenza ore 8.00 dalla piazza della Chiesa e rientro previsto per le ore 20.00.
Quota di partecipazione € 36,00 da versare al Bar dell'Oratorio entro la vigilia di Natale. Partecipate numerosi!

domenica 13 dicembre 2015

3a Domenica di Avvento

III Domenica di Avvento
Vangelo di Luca 3, 10-18

Come si presenta Gesù
Vi ricordate che Giovanni Battista ci aveva invitati alla conversione con un battesimo di penitenza? Ora la gente, i publicani e i soldati lo interrogano su che cosa devono fare per convertirsi. Ed egli risponde: Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto.
Non commettete ingiustizie per arrichirvi...Non usate violenza.... E alla gente che si domamdava se per caso Giovanni non fosse il Cristo, ecco la grande rivelazione: Viene dopo di me uno che è più grande di me...Egli vi battezzerà in Espirito Santo e fuoco.
Essere battezzati nello Spirito Santo vuol dire entrare a far parte della vita di Dio cioè diventare figli di Dio. Questa rivelazione che Giovanni Battista ci fà è sorprendente e per noi che ci stiamo preparando al Natale di Gesù ci rivela chi è quel BAMBINO che nasce in una stalla.
Se il Figlio di Dio è nato in una stalla, tutte le nostre grandezze sono false e viviamo nella pura vanità. Comprendiamo perchè Giovnni Battista ci ha invitato a liberarci delle ricchezze e dalle ingiustizie

Preghiamo
Anche oggi, Signore Gesù, con il tuo Precursore Giovanni Batista, ci fai capire quanto è falsa la nostra vita accomodata a ciò che ci piace e ci illude di essere persone riuscite. La nostra capacità di amare è sempre più debole. E' quanto ti chiediamo di illuminarci con la tua nascita a Betlemme in una stalla.

Ci confrontiamo
E' alla vista di tutti che ciò che domina oggi il mondo è il dio-denaro. Il Papa ce lo ha ricordato ancora nel suo viaggio in Africa. Anche la stessa guerra in corso in Siria-Iraq è causata da forti interessi economici: armi e petrolio. E' per il denaro che si commerciano bambini, organi umani, prostituzioni, uteri surrogati, lavori in nero...e si fanno guerre. Il 20% della popolazione mondiale possiede 80% dei beni di questo mondo. Da quì ne segue la fame nel mondo e tutta la miseria e il sottosviluppo. Il Papa in Africa visitando il quartiere povero di Kangeni in Kenya ha ricordato ai poveri que loro posseggono ancora quei valori umani che noi popoli sviluppati abbiamo perso. E' da loro quindi che deve venire un fermento di cambio. Lo stesso lo aveva detto anche in Paraguay.
Tutto questo ci dice che se un cambio si dà, questo deve venire dalla base e non dall'alto.Dobbiamo quindi sentirci tutti responsabili. Questa è parte della conversione che ci ha proposto Giovanni Battista.

Ci compromettiamo
--Se vogliamo ricuperare la capacità di amare dobbiamo a livello personale e di famiglia ogni sera tormentarci con la domanda: Chi ha bisogno di me e che posso fare? Senza questa disponibilità non c'è incontro con Gesù. E questo si fa più facile se partecipiamo alla vita comunitaria della parrocchia.
--Nell'Anno della Misericordia mi sarà facile questa conversione se in serio incomincio a rendermi cosciente che Dio mi ama. Solo se mi sento amato mi verrà la voglia a mia volta di amare. L'Anno Santo è una grande forza di conversione.
Da "IL VOLTO DELLA MISERICORDIA" di Papa Francesco
I Salmi in modo particolare fanno eemrgere questa grandezza dell'amore divino. Salmo 103: "Egli perdona tutte le tue colpe,guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia". Salmo 146 " Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi".Salmo 147 "Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. Il Signore sostiene i poveri ma abbassa i malvagi".
don Erminio

sabato 12 dicembre 2015

Avete il mazzolino alla porta?

Questa è la notte più lunga dell'anno, non perchè siamo nel cuore dell'inverno (ci sarebbe una luuuunga spiegazione scientifica ma lasciamo stare!) ... arriva Santa Lucia!
Certo un po'di marachelle le abbiamo fatte tutti, un po' di carbone ce lo aspettiamo ma soprattuto aspettiamo, anche se siamo cresciuti, un piattone di dolci, dolcetti, insomma roba zuccherosa e cioccolatosa.
Ma questo 12 Dicembre 2015 ce lo ricorderemo (spero proprio) per un accordo siglato a Parigi oggi e che é già un momento storico perché segna lo spartiacque tra l’era dei combustibili fossili e quella delle energia pulite. Volete saperne di più, cliccate QUI.

mercoledì 9 dicembre 2015

Con Gioia

In una chiesa gremita come non mai, ieri pomeriggio abbiamo celebrato l'ingresso di don Lorenzo come nostro nuovo parroco.
Direi che è stato proprio bravo perchè, in una celebrazione durata un'ora e tre quarti , ha detto solo 8 volte la sua espressione preferita e che ormai tutti conosciamo... "con gioia" appunto!
Una celebrazione molto sentita e, nonostante la folla, davvero partecipata e che ha visto la sua conclusione in un prodigioso banchetto allestito per l'occasione (foto qui sotto come prova!).
Tutto questo è stato frutto di un bel lavoro di squadra (come non se ne vedeva da un po') e senza fare nomi perché davvero scorderei qualcuno voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo momento di condivisione.
E adesso... su le maniche che c'é un sacco di cose da fare!
PS: chi trova don Lorenzo nella foto chi sotto è davvero in gamba!

martedì 8 dicembre 2015

Il Giubileo... eccolo qua!

Sembrava ieri che si parlava del Giubileo ed eccolo qua! In una Roma superblindatissima, con ben due Papi presenti (perchè noi non ci facciamo mancare niente!), un prefetto trafelato ed il municipio capitolino commissariato, il Giubileo ha avuto inizio con l'apertura della Porta Santa in San Pietro.
Leggendo qua e là, ho scoperto di saperne davvero poco ma Wired (la mia rivista - ora solo online- preferita) mi è venuta in soccorso con un articolo sule 10 cose importati da sapere in merito.
Per esempio, la parola "Giubileo" deriva da "Jobel", parola ebraica che significa letteralmente caprone e indica il corno di montone che tradizionalmente era utilizzato in occasione dell’apertura delle cerimonie sacre.
Quello che è appena iniziato è un Giubileo straordinario se viene indetto dal pontefice per un avvenimento di particolare importanza. Infatti il tema della misericordia è molto caro a papa Francesco, tanto che già nel suo primo Angelus dopo l’elezione aveva detto che “un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto”.
Esiste un logo ufficiale, quello riportato qua sopra, che è opera di padre Marko Ivan Rupnik. Raffigura Gesù che si carica sulle spalle un uomo smarrito, simboleggiando metaforicamente il buon pastore.
E infine... non crederete di andare a Roma e girovagare per il Vaticano senza dichiararlo? E' necessario registrarsi perchè in questo periodo la capitale è supersorvegliata, superosservata e zeppa zeppa di forze dell'ordine. Per partecipare ai principali eventi del Giubileo e per attraversare la Porta Santa della basilica di San Pietro bisogna compilare un modulo online, che trovate QUI.
Se volete leggere le altre 6 cose che non vi ho detto, basta cliccare QUI.

domenica 6 dicembre 2015

2a Domenica di Avvento

II Domenica di Avvento

Abbiamo due personaggi in questa seconda settimana di Avvento che ci fanno da guida al Natale.

GIOVANNI BATTISTA - Luca 3,1-6
Come Giovanni Battista ci prepara al Natale di Gesù? Vi è una presentazione storica con sette personaggi storici-religiosi. Rapprensentano il mondo corrotto. La Parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Non nel Tempio nè nella corte...ma nel deserto. Il deserto è sempre il luogo dove Dio può parlare e realizzare i suoi progetti per gli inviati.
La missione di Giovanni Battista: predicava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
L'immersione nell'acqua significava la conversione come un cambio di vita a cui uno era chiamato.
Usando poi un brano del profeta Isaia Giovanni annuncia l'avvento di un mondo nuovo: Raddrizzate i sentieri del Signore...ogni burrone sarà riempito, ogno monte sarà abbassato. così che ogni uomo vedrà la salvezza del Signore.
Questa è quanto ci dice Giovanni circa la missione che il Messia verrà a svolgere in mezzo a noi: una vita di fraternità sarà il segno che il Signore stà attuando in mezzo a noi. E questa è la salvezza: DIO CON NOI.

Maria Immacolata - Luca 1, 26-38
Come Maria Immacolata ci prepara al Natale di Gesù? L'Angelo saluta Maria come la PIENA DI GRAZIA. "Piena di grazia"= Posseduta da Dio ci dice che Maria fin dall'inizio della sua vita ha vissuto in una piena comunione con Dio essendo senza pecato originale.
Come Maria"La Piena di Grazia"visse nella sua vita diaria questo suo privilegio di esser senza peccato cioè in piena comunione con Dio? Vediamo:
-Maria, donna capace di una grande fede.Nel Vangelo di oggi Maria manifesta una fede senza condizioni. All'Angelo dice: Ecco la serva del Signore. Si faccia in me secondo la tua Parola. E' questa fede che la porta a partorire il Figlio di Dio in una stalla a Betlemme, a fuggire in Egitto come profughi, a vivere per trent'anni a Nazareth nella povertà. e sotto la croce in una piena sintonia di condivisione con il suo figlio Gesù che muore.
--Maria la "Piena di Grazia" vive come tutte le donne di Nazareth: con le preoccupazioni famigliari di madre e sposa, lavorando, coltivando amicizie e condivisione con tutti, senza presunzioni.
--Maria come donna molto servizievole al punto che sapendo che sua cugina è incinta lascia per tre mesi la sua casa e va a servire la cugina.
--Maria come una donna attenta. Nelle nozze di Cana è l'unica che si acorge che manca il vino e salva la festa del matrimonio.
Questa attitudine di Maria che sa di essere madre del Figlio di Dio e vive nella semplicità e nella povertà ci aiuta a capire che Dio lo si può incontrare solo in una vita semplice e povera. Così Maria, la "Piena di Grazia" è la miglior guida per capire il vero senso del Natale: il Dio con noi

Ci compromettiamo
Giovanni Battista e Maria ci dicono dove è possibile incontrare Gesù in questo Natale: in una vita semplice e aperta a tutti. Il nostro impegno quindi sarà quello di liberarci da tutto ciò che è inutile e superfluo e aprirci di più alla comunità parrocchiale e ai grandi problemi del mondo d'oggi. Ci sentiremo così solidali anche con tutto il mondo che soffre, sopratutto con i molti profughi, perchè lì c'è il Gesù del Natale. La convivenza tra ricchezza e miseria continua ad essere un grande scandalo.

Per l'apertura dell' Anno della Misericordia, el 8 di dicembre, ricordiamo quanto ci dice il Papa:
E' la rivoluzione della tenerezza. E' ciò che dobbiamo coltivare come frutto di questo Anno della Misericordia: la tenerezza di Dio verso ciascuno di noi. Ognuno di noi deve dire: sono una persona sventurata. Pero Dio mi ama così come sono. Quindi anch'io devo amare gli altri così come sono.
don Erminio

sabato 5 dicembre 2015

A un passo dal Giubileo

Ieri sera abbiamo incontrato don Marco d'Agostino, vicerettore del Seminario vescovile di Cremona, che ci ha parlato di "Giubileo e Misericodia".
Partendo proprio dalla bolla con cui papa Francesco ha indetto questo Giubileo straordinario, ci ha guidato nella riflessione circa il significato di Accoglienza che parte dal verbo vedere: chi vede si accorge delle cose e, se ci si accorge, si accoglie. L'esempio più chiaro è quello narrato dalla parabola del buon samaritano: passano tante persone sulla strada ma solo il samaritano si accorge della sofferenza e agisce. La vita del credente - ha insistito don Marco - sta nelle scelte di fare qualcosa per gli altri, ma soprattutto nel come farle e nel perchè farle. L'accoglienza richiede spazio e per capire ciò ha suggerito anche un bel librino, "In nome della madre" di Erri De Luca, oltre alla lettura del documento papale.
Qui sotto è riportato il punto n.15, da cui la riflessione è partita, se volete leggerla tutta, la trovate QUI. .
In questo Anno Santo, potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica. Quante situazioni di precarietà e sofferenza sono presenti nel mondo di oggi! Quante ferite sono impresse nella carne di tanti che non hanno più voce perché il loro grido si è affievolito e spento a causa dell’indifferenza dei popoli ricchi.
In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare queste ferite, a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta. Non cadiamo nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel cinismo che distrugge.
[...] È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli.
Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti.
E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.
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martedì 1 dicembre 2015

COP21

Si é aperto ieri in una blindatissima Parigi la Conferenza delle Parti, edizione 21. Ma di cosa si tratta e soprattutto di che si discute?
Per spiegare che cos’è bisogna partire dal 1992 quando a Rio de Janeiro si svolse il Summit della Terra, prima conferenza mondiale dei Capi di stato sull’ambiente; da questa conferenza ne uscì un documento di riferimento (United Nation Framework on Climate Change), un primo tentativo di stabilizzare i livelli di emissioni di gas serra. Lo scopo delle Conference of Parties (COP per farla breve) è quello di ri-affrontare l’argomento, coordinare l’azione comune, monitorare i progressi e, se necessario, aggiustare il tiro. Tra i Cop che si sono succeduti vale la pena di ricordare quello di Kyoto del 1997, a dir poco fallimentare, e l'ultimo tenutosi a Doha nel 2012, che ha esteso la durata del Protocollo di Kyoto al 2020.
E arriviamo ad oggi. L’obiettivo principale rappresenta la firma di un decisivo ma soprattutto vincolante accordo mondiale sul clima. Vi prendono parte 195 paesi, non esattamente tutti d'accordo quando si parte di clima ma soprattutto di uso del petrolio o di altre pratiche che alla Terra non fanno esattamente bene.
Volete saperne di più? Consiglio la lettura dell'Enciclica di Papa Francesco "Laudato Sii", uscita lo scorso 18 Giugno e che affronta senza indugio proprio questi temi. Il testo integrale potete trovarlo QUI oppure QUI c'è un sunto.
C'è pure il sito ufficiale della conferenza, ma solo in Inglese o Francese... sorry