E' successo a tutti, che da bambini, ci si svegliasse nel cuore della notte, urlando, per un brutto incubo. Poi, l'arrivo della mamma e del papà, riportava la pace, nell'animo e nel corpo. Nel 2009, in Italia, ci sono bambini che l'incubo l'hanno vissuto realmente. Mi riferisco agli avvenimenti dell'asilo di Pistoia, delle immagini raccapriccianti diffuse dalla polizia di stato delle due donne (se così le possiamo ancora chiamare) che mmaltrattano e umiliano i bambini ospiti dell'asilo.
Sui social network si creano gruppi spontanei a favore della "pena di morte per le maestre di Pistoia (nato ieri, conta già circa 6.500 iscritti)", "ergastolo per le maestre dell'asilo Cip Ciop di Pistoia (Che di iscritti ne conta 26.700). E' davvero difficile, se non impossibile, trovare le parole giuste per descrivere Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce, le due artefici di questo scempio. E, forse, non meritano nemmeno di essere considerate esseri umani.
Nei video rilasciati dalle forze dell'ordine c'è un'immagine di una dolcezza incredibile: mentre la maestra obbliga un bimbo che non vuole mangiare ad ingurgitare ciò che ha vomitato, dall'angolo dove tutti i bimbi erano obbligati a stare seduti ed in silenzio, se ne alza uno (violando le regole ferree imposte), si avvicina al seggiolone e accarezza dolcemente il compagno, in balia della maestra.
Sicuro che la giustizia divina avrà il suo verdetto, spero che quella terrena faccia altrettanto, per una volta in modo rapido, certo ed esemplare. Si parla dei nostri bambini, del nostro futuro, della innocenza, della spensieratezza, dell'amore incondizionato distrutto da due animali, due mostri senza anima.
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