Ringo è decisamente sfortunata e questo si capisce fin dalle primissime pagine, il fidanzato non solo la lascia ma le svuota la casa con tutto ciò che essa contiene, le strappa i pochi riferimenti che ha, facendola cadere in uno stato di disperazione e, culmine della tragedia, anche la voce l'abbandona. Si ritrova, suo malgrado, a tornare nel paese natale, perso fra le montagne, ma ritornare significa soprattutto affrontare la madre che, in tutta la sua esistenza, l'ha trattata quasi come un'estranea. E qual é il benvenuto di questa amorevole signora? Le permette di restare, di aprire un ristorante sul nel granaio ma dovrà pagare l'affitto e soprattutto occuparsi di Hérmes, il maiale di casa. La premessa non è delle più confortanti ma Ringo non molla e apre "il Lumanchino", promettendo fra sè e sè,
"mi prenderò cura di quel piccolo posto come se lo portassi sulle spalle, a mò di zaino, pensai, e andrò avanti piano piano, senza mai fermarmi. Io e il mio ristorantino eravamo già un'anima e un corpo. Una volta entrata nel guscio non ne sarei più uscita, perchè quello era per me l'unico luogo dove vivere in pace". La vita ricomincia e l'amore che Ringo mette nella preparazione dei piatti si trasmette a chi li consuma, tanto da creare, intorno al Lumachino, un'aura di magia. Solo i rapporti con la madre restano un cruccio per la protagonista, anche quando questa si ammala e poi muore. Solo in ultimo, quando è definitivamente sola, scopre cosa le nascondeva la madre, rivalutandola e sentendone la mancanza come non mai.
Il titolo del libro è, secondo me, un pochino fuorviante perché "l'amore ritrovato" non è quello degli avventori del ristorante, sbandierato sulla quarta di copertina, ma quello fra madre e figlia che viene, anche se davvero troppo tardi, riscoperto. E' un libro tenero perché parla di sentimenti senza mai cadere nella banalità, è un libro "appetitoso" perché parla di cibo con un tale coinvolgimento che viene già fame solo tenerlo in mano ed è un libro da leggere per apprezzare e comprendere come la cura e l'amore per gli altri siano, allo stesso tempo, sostentamento per il corpo e per la loro anima... insomma un libro sull'amore, che passa dalla cucina e arriva dritto al cuore. E poi è un libro da leggere perché fa riflettere sui rapporti umani e come questi ci condizionino la vita.
Il prossimo libro è
"Il mio matrimonio combinato" di Elisabeth Eslami
...e finalmente un libro proposto da Manu! Per sapere quale è stato il libro precedente,
cliccate qui.
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