... tutti possono essere la star del nostro Karaoke!
Il venerdì sera è sistemato: prima una bella piadina e poi una cantatina.
Dallo scorso venerdì, infatti, un gruppetto di intraprendenti ha pensato di rallegrare la serata con una sfida a chi canta meglio o stona peggio, giusto per stare insieme. La fotografia, ahimé, non rende giustizia (anzi è davvero davvero brutta!) perchè fra cantanti e giudici improvvisati, oltre al dovuto coro (che in karaoke che si rispetti non manca mai) l'Oratorio era pieno pieno.
Allora, appuntamento per tutte le ugule d'oro a questo venerdì!
sabato 30 luglio 2011
venerdì 29 luglio 2011
Numero 3
Non poteva che titolarsi così questa uscita de "L'Eco del Palio" tutta dedicata appunto al Grest appena concluso.
Le SEI settimane sono volate in un BATTIBALENO, come ogni dove si legge e hanno lasciato, nei bambini e negli animatori, ricordi piacevoli.
Questo numero serve a ricordare quanto è stato vissuto ma quello che maggiormente caratterizza questa uscita è la ricchezza di immagini... abbiamo un paginone centrale da far invidia al National Geographic.
Il prossimo numero è calendarizzato per fine Agosto dove vi anticiperemo cosa stiamo preparando per la Sagra.
Nel frattempo, se andate in vacanza, non dimenticate il nostro Nello Rapa che ha sempre voglia di vedere il mondo.
Scattate una fotografia con il nostro eroe sulla spiaggia, in cima ad una montagna, in giro per il mondo insomma, mandatecela alla casella di posta elettronica paliosanbernardino@gmail.com e noi la pubblicheremo sul blog.
Lo scorso anno, Nello è stato in Cina.
Dove lo porterete quest'anno?
giovedì 28 luglio 2011
Niente stelle ma tanti auguri
Ieri sera un temporale dispettoso e una temperatura più autunnale che estiva ci hanno convinto a spostare la proiezione dentro l'oratorio. Quindi NIENTE STELLE!
E poi ieri era anche il compleanno del nostro don ed ecco spiegato TANTI AUGURI!
Il film che ci ha fatto ridere fino alle lacrime è "Benvenuti al Sud", il remake italiano di un altrettanto divertente film francese "Giù al Nord", il che dimostra che tutto il mondo è paese e i pregiudizi spesso sbagliati sui nostri connazionali possono essere demoliti se ci conosce un pò. Devo riconosce che alcune battute non le ho capite, sarà un problema di "lingua originale", ma aspetto con impazienza il sequel, si chiama così il seguito di un film, che stavolta sarà ambientato a Lodi, anche perchè la storia stavolta sarà originale e non solo la fedele copia di un film straniero!
E poi ieri era anche il compleanno del nostro don ed ecco spiegato TANTI AUGURI!
lunedì 25 luglio 2011
Passatempi estivi
Se non sapete cosa fare, potete fare come il Pedro che una delle scorse sere ci ha intrattenuto con un'impresa di abilità. Nonostante il pubblico che "gufava" apertamente,il nostro eroe ha costruito un'altissima piramide di carte.
Potrebbe essere uno dei giochi del prossimo Palio!
Nel frattempo ricordate che Mercoledì facciamo... CINEMA!
Potrebbe essere uno dei giochi del prossimo Palio!
Nel frattempo ricordate che Mercoledì facciamo... CINEMA!
venerdì 22 luglio 2011
Storia a puntate: capitolo 4
... Dopo che il nano fu scomparso dalla sua visuale Sonia si sdraiò a pancia in su nel letto chiudendo gli occhi. Non fece in tempo a formulare neanche un pensiero mentale, che entrò l' infermiera con il carello del pranzo (minestrina e pesce con insalata!) che la salutò dicendo:" Ma come sei pallida Sonia! E' sucesso qualcosa?" Lei allora fingendosi calma e mooolto naturale disse:"No, grazie. Va tutto bene." E quando la donna se ne fu andata prese il cuscino e se lo sbattè sulla testa prima che qualcun' altro la disturbasse di nuovo.
Dopo due giorni di permanenza all' ospedale la povera paziente fu dimessa, giusto in tempo per godersi le vacanze natalizie!!!
A casa, la povera ragazza non faceva altro che pensare alla strana creatura, tanto che aveva ricominciato a dormire con la lucina accesa, ignorando le proteste della sorella; spesso spalancava di scatto la porta guardandoci dietro e gridando: "AH-HA", ma tutte le volte rimaneva delusa o sempre più impaurita. I genitori che più di una volta l' avevano "beccata" in una delle sue "operazioni-scova-nano" erano sempre più spaventati e confusi e stavano pensando di portarla da uno psicologo.
La sorellina invece si stava godendo appieno le sue vacanze stando perennemente incantata davanti alla TV! Se Sonia stava suscitando le preoccupazioni e i dubbi dei genitori, Gloria stava allarmando e spaventando sempre di più la sorella maggiore; infatti quest' ultima stava capendo che, in fondo, le parole del nano erano vere! Erano sempre di più i bambini che guardavano talmente tanto quei congegni elettronici che non riuscivano più ad assaporare la bellezza di un gioco o di un libro. Queste idee iniziarono a farsi sempre più spazio nella sua mente tanto che incominciò a pensare che il nano e, magari, qualche suo complice, stesse cercando di sottomettere i bambini alla televisione, per qualche ragione a lei sconosciuta. Era sempre più ostinata sul fatto che voleva saperne di più e ritrovare il diabolico nano. Ma quando passati diversi giorni, non si vedevano sue tracce, Sonia iniziò a perdere le speranze.
Una fredda mattina, però, si svegliò con il pensiero fisso su un oggetto: il ciondolo a forma di fiore che il nano le aveva donato e che lei, stupidamente, aveva gettato a terra dopo la sua improvvisa sparizione. Non fece intempo a chiedersi dove potesse essere in quel momento, che gli si materializzò davanti al viso. Senti in lontananza una voce che le diceva: "Usalo solo se hai bisogno di aiuto!".
La ragazza, che stava già per afferrare l'oggetto, si fermò un attimo e si chiese:-io ho bisiogno d'aiuto?- Si rispose dicendo che non aveva un bisogno fisico, ma.... mentale: non capiva più niente! Nani che la seguono, apparendo e scomparendo; sorelle che non sanno far altro che schiacciare un tasto sul telecomando...
Così con qualche esitazione, perchè aveva paura che potesse trattarsi di una trappola, Sonia toccò il fiore pensando:- Sì, ho davvero bisogno d'aiuto!-
... continua...
se vuoi leggere la puntata precedente, clicca QUI.
Dopo due giorni di permanenza all' ospedale la povera paziente fu dimessa, giusto in tempo per godersi le vacanze natalizie!!!
A casa, la povera ragazza non faceva altro che pensare alla strana creatura, tanto che aveva ricominciato a dormire con la lucina accesa, ignorando le proteste della sorella; spesso spalancava di scatto la porta guardandoci dietro e gridando: "AH-HA", ma tutte le volte rimaneva delusa o sempre più impaurita. I genitori che più di una volta l' avevano "beccata" in una delle sue "operazioni-scova-nano" erano sempre più spaventati e confusi e stavano pensando di portarla da uno psicologo.
La sorellina invece si stava godendo appieno le sue vacanze stando perennemente incantata davanti alla TV! Se Sonia stava suscitando le preoccupazioni e i dubbi dei genitori, Gloria stava allarmando e spaventando sempre di più la sorella maggiore; infatti quest' ultima stava capendo che, in fondo, le parole del nano erano vere! Erano sempre di più i bambini che guardavano talmente tanto quei congegni elettronici che non riuscivano più ad assaporare la bellezza di un gioco o di un libro. Queste idee iniziarono a farsi sempre più spazio nella sua mente tanto che incominciò a pensare che il nano e, magari, qualche suo complice, stesse cercando di sottomettere i bambini alla televisione, per qualche ragione a lei sconosciuta. Era sempre più ostinata sul fatto che voleva saperne di più e ritrovare il diabolico nano. Ma quando passati diversi giorni, non si vedevano sue tracce, Sonia iniziò a perdere le speranze.
Una fredda mattina, però, si svegliò con il pensiero fisso su un oggetto: il ciondolo a forma di fiore che il nano le aveva donato e che lei, stupidamente, aveva gettato a terra dopo la sua improvvisa sparizione. Non fece intempo a chiedersi dove potesse essere in quel momento, che gli si materializzò davanti al viso. Senti in lontananza una voce che le diceva: "Usalo solo se hai bisogno di aiuto!".
La ragazza, che stava già per afferrare l'oggetto, si fermò un attimo e si chiese:-io ho bisiogno d'aiuto?- Si rispose dicendo che non aveva un bisogno fisico, ma.... mentale: non capiva più niente! Nani che la seguono, apparendo e scomparendo; sorelle che non sanno far altro che schiacciare un tasto sul telecomando...
Così con qualche esitazione, perchè aveva paura che potesse trattarsi di una trappola, Sonia toccò il fiore pensando:- Sì, ho davvero bisogno d'aiuto!-
... continua...
se vuoi leggere la puntata precedente, clicca QUI.
giovedì 21 luglio 2011
6 parole
L'estate, penso io, aiuta a leggere e così quei libri che ci eravamo comprati durante tutto l'anno, magari anche a Natale, scendono finalmente dalla libraria per far respirare le parole fitte fitte che riempiono le loro pagine.
Voglio però parlarvi non di libri in generale ma di vere e proprie opere di prestigio, quali possono essere i riassunti (così amati da coloro che non amano leggere ma che devono scriverne uno per compito!), i bigini meglio ancora se in formato davvero condensato... e, perchè no?, un tomo da 1000 e rotti pagine in 6 parole.
Questa è l'idea che ho visto sul Corriere che ha messo alla prova i suoi lettori con niente di meno che Harry Potter, praticamente 7 libri!, e adesso con la balena più famosa della storia, Moby Dick.
La gara per Harry è finita ma, se cliccate sull'immagine iniziale, potete partecipare a quella in corso.
Voglio però parlarvi non di libri in generale ma di vere e proprie opere di prestigio, quali possono essere i riassunti (così amati da coloro che non amano leggere ma che devono scriverne uno per compito!), i bigini meglio ancora se in formato davvero condensato... e, perchè no?, un tomo da 1000 e rotti pagine in 6 parole.
Questa è l'idea che ho visto sul Corriere che ha messo alla prova i suoi lettori con niente di meno che Harry Potter, praticamente 7 libri!, e adesso con la balena più famosa della storia, Moby Dick.
La gara per Harry è finita ma, se cliccate sull'immagine iniziale, potete partecipare a quella in corso.
mercoledì 20 luglio 2011
Camposcuola diocesano ACR: esperienza da non sottovalutare!!!
Dall' 11 al 18 luglio un gruppo di 26 ragazzi provenienti da varie parrocchie del cremasco ed educatori, cuoca, don, inservienti, sono partiti per Avolasio, una piccola località di montagna nella Val Taleggio.
Anche se l' idea di partenza era quella di fare molte passeggiate all' aria aperta, purtoppo, quest'anno, il tempo non ci è venuto incontro perchè da mercoledì in poi a iniziato a far brutto. Gli educatori (che ringrazio infinitamente) però, sempre disponibili e moooolto pazienti con tutti noi, hanno sacrificato molte ore di riposo (già poche!) per inventare giochi e attività di tutti i tipi, in modo che non ci annoiassimo mai! Qualche scampagnata però abbiamo fatto in tempo a farla come quella alla Torre di Merlino, al Culmine, a Vedeseta...
Anche la sera riuscivamo sempre a divertirci un mondo grazie a giochi quali il giallo, la caccia al tesoro al buio (da mettere i brividi!!!), i ptogrammi televisivi ( l'eredità, gira la ruota...), la corrida....
Inoltre, grazie ai momenti di preghiera e riflessione guidati da don Simone, abbiamo imparato a condividere esperienze e sentimenti, a partecipare a tutte le attività con gioia, a fidarci gli uni degli altri ed a considerarci tutti fratelli perchè figli dello stesso Padre.
Insomma è stata un' esperienza talmente bella che la consiglio a tutti i ragazzi dalla 5° elementare alle superiori...
...perchè se vai ad Avolasio, di una cosa puoi star certo: non ti deluderà!
Il motto del campo di quest' anno era :
"Il campo è una scalata, ma la vista è meravigliosa!"
La parola più detta invece è "pyssla" e non è una parolaccia...
Anche se l' idea di partenza era quella di fare molte passeggiate all' aria aperta, purtoppo, quest'anno, il tempo non ci è venuto incontro perchè da mercoledì in poi a iniziato a far brutto. Gli educatori (che ringrazio infinitamente) però, sempre disponibili e moooolto pazienti con tutti noi, hanno sacrificato molte ore di riposo (già poche!) per inventare giochi e attività di tutti i tipi, in modo che non ci annoiassimo mai! Qualche scampagnata però abbiamo fatto in tempo a farla come quella alla Torre di Merlino, al Culmine, a Vedeseta...
Anche la sera riuscivamo sempre a divertirci un mondo grazie a giochi quali il giallo, la caccia al tesoro al buio (da mettere i brividi!!!), i ptogrammi televisivi ( l'eredità, gira la ruota...), la corrida....
Inoltre, grazie ai momenti di preghiera e riflessione guidati da don Simone, abbiamo imparato a condividere esperienze e sentimenti, a partecipare a tutte le attività con gioia, a fidarci gli uni degli altri ed a considerarci tutti fratelli perchè figli dello stesso Padre.
Insomma è stata un' esperienza talmente bella che la consiglio a tutti i ragazzi dalla 5° elementare alle superiori...
...perchè se vai ad Avolasio, di una cosa puoi star certo: non ti deluderà!
Il motto del campo di quest' anno era :
La parola più detta invece è "pyssla" e non è una parolaccia...
martedì 19 luglio 2011
Storia a puntate: capitolo 3
Eccomi di nuovo fra voi!
Facciamo un piccolo riepilogo delle prime due puntate: Sonia, una ragazza tredicenne, ha delle strane visioni che mettono in subbuglio la sa vita, un sorella che la tratta come se fosse un fantasma e un nano dalla pelle celeste che la perseguita.
Ci siete fino a qui? Se no, aggiornatevi!
Stavolta Sonia rivenne grazie ad una secchiata d' acqua gelida.
Il nano, che si presume gliela aveva procurata, lievitava ancora sopra il suo letto. La sua carnagione azzurrina aveva assunto sfumature argentee e brillava grazie al sottile fascio di luce che penetrava dalla taparella. Appena la ragazza si fu ripresa completamente il nanetto le parlò con una voce melliflua, talmente tanto dolce da sembrare falsa. Le spiegò, fermandosi ad ogni suo sussulto, di essere un essere magico e buono che voleva solo aiutarla. La ragazza invece di tranquillizzarsi diventava sempre più scettica e indecisa perchè aveva paura che il carattere bonario dell' esserino, in realtà, fosse solo un maschera e .... aveva ragione!
Il nano facendo finta di ignorare i sentimenti e le angoscie della ragazza, fece materializzare a mezz' aria uno stupendo ciondolo a forma di fiore che si alzò in aria e "atterò" dolcemente al collo della fanciulla. Poi, anticipando una sua domanda, le spiegò che le sarbbe servito ogni volta che arebbe avuto bisogno d'aiuto.
Allora Sonia esasperata dalle continue novità e assurdità, fece la domanda, con voce un po' tremolante, che per prima le saltò alle labbra:" Perchè proprio a me?".
Prima di rispondere, il piccolo esserino non riuscì a trattenere uno sbuffo di impazienza che nascose subito grazie ad un colpo di tosse. Le disse che lei era una dei pochi ragazzi al mondo che non amava guardare la TV. Successivamente iniziò ad elencargli tutte le caratteristice positive di questo congegno: trasmette la realtà, è divertente, fa riflettere su delle tematiche importanti... e senza aspettare obiezioni o commenti accese con uno schiocco di dita la tele che c' era nella stanza.
La "obbligò" a guardare i gormiti, che lei reputò adatti ai bambini piccoli e ignoranti. Allora il magico essere cambiò canale e le mostrò una puntata del "mondo di Patty", ancora prima che questa terminasse la povera paziente decretò che non aveva mai immaginato tante bugie e cattiverie in vita sua e che quel programma non era assolutamtnte adatto a lei.
Dopo aver visto un film poliziesco dal bollino giallo ed averlo proclamato violento e non adatto ad una tredicenne spense brutalmente la macchina prima che questa la rintronasse del tutto.
Quindi iniziò a spiegare al nano quali erano le sue vere passioni, quelle che davvero la affascinavano e la rendevano unica. Quando la creatura magica capì di non avere più possibilità di sottomettere la ragazza alla TV lanciò un grido di rabbia e, tutto rosso in viso, sparì nello stesso modo in cui era comparso.
... continua...
Facciamo un piccolo riepilogo delle prime due puntate: Sonia, una ragazza tredicenne, ha delle strane visioni che mettono in subbuglio la sa vita, un sorella che la tratta come se fosse un fantasma e un nano dalla pelle celeste che la perseguita.
Ci siete fino a qui? Se no, aggiornatevi!
Stavolta Sonia rivenne grazie ad una secchiata d' acqua gelida.
Il nano, che si presume gliela aveva procurata, lievitava ancora sopra il suo letto. La sua carnagione azzurrina aveva assunto sfumature argentee e brillava grazie al sottile fascio di luce che penetrava dalla taparella. Appena la ragazza si fu ripresa completamente il nanetto le parlò con una voce melliflua, talmente tanto dolce da sembrare falsa. Le spiegò, fermandosi ad ogni suo sussulto, di essere un essere magico e buono che voleva solo aiutarla. La ragazza invece di tranquillizzarsi diventava sempre più scettica e indecisa perchè aveva paura che il carattere bonario dell' esserino, in realtà, fosse solo un maschera e .... aveva ragione!
Il nano facendo finta di ignorare i sentimenti e le angoscie della ragazza, fece materializzare a mezz' aria uno stupendo ciondolo a forma di fiore che si alzò in aria e "atterò" dolcemente al collo della fanciulla. Poi, anticipando una sua domanda, le spiegò che le sarbbe servito ogni volta che arebbe avuto bisogno d'aiuto.
Allora Sonia esasperata dalle continue novità e assurdità, fece la domanda, con voce un po' tremolante, che per prima le saltò alle labbra:" Perchè proprio a me?".
Prima di rispondere, il piccolo esserino non riuscì a trattenere uno sbuffo di impazienza che nascose subito grazie ad un colpo di tosse. Le disse che lei era una dei pochi ragazzi al mondo che non amava guardare la TV. Successivamente iniziò ad elencargli tutte le caratteristice positive di questo congegno: trasmette la realtà, è divertente, fa riflettere su delle tematiche importanti... e senza aspettare obiezioni o commenti accese con uno schiocco di dita la tele che c' era nella stanza.
La "obbligò" a guardare i gormiti, che lei reputò adatti ai bambini piccoli e ignoranti. Allora il magico essere cambiò canale e le mostrò una puntata del "mondo di Patty", ancora prima che questa terminasse la povera paziente decretò che non aveva mai immaginato tante bugie e cattiverie in vita sua e che quel programma non era assolutamtnte adatto a lei.
Dopo aver visto un film poliziesco dal bollino giallo ed averlo proclamato violento e non adatto ad una tredicenne spense brutalmente la macchina prima che questa la rintronasse del tutto.
Quindi iniziò a spiegare al nano quali erano le sue vere passioni, quelle che davvero la affascinavano e la rendevano unica. Quando la creatura magica capì di non avere più possibilità di sottomettere la ragazza alla TV lanciò un grido di rabbia e, tutto rosso in viso, sparì nello stesso modo in cui era comparso.
... continua...
lunedì 18 luglio 2011
Calcetto: la finale
In mancanza di foto ufficiali, mi è sembrato divertente usare l'immagine della squadra di Holly e Benji, la serie TV tanto amato dai bambini (ora cresciuti) italiani per parlare di calcio, in questa estate, fra scudetti in discussione (solo noi italiani siamo capaci di fare queste cose) e le grandi (Argentina e Brasile) eliminate dalla Copa America.
Ma torniamo a noi!
Sabato sera, in Oratorio, era di scena la finale del Torneo di calcetto dedicata a Danilo Pisati. Questa edizione, la numero 2 da quanto il torneo è dedicato allo sfortunato giovane sanbernardinese, è stata ha vinto piazzarsi al quarto posto la squadra della Fidelis di S.Carlo, sconfitta dalla D & P Café. La finale ha visto fronteggiarsi la squadra della Salp.Inox di Castelleone e la nostrana del Sally Cafè... ai nostri ragazzi non è riuscito il colpaccio. Pazienza, saprà peril prossimo anno.
Colgo l'occasione per ringraziare i "ragazzi" che hanno realizzato il torneo e che per un mese di fila hanno provveduto a tutto, dalle gare alle vettovaglie. Complimenti davvero a tutti voi!
Ma torniamo a noi!
Sabato sera, in Oratorio, era di scena la finale del Torneo di calcetto dedicata a Danilo Pisati. Questa edizione, la numero 2 da quanto il torneo è dedicato allo sfortunato giovane sanbernardinese, è stata ha vinto piazzarsi al quarto posto la squadra della Fidelis di S.Carlo, sconfitta dalla D & P Café. La finale ha visto fronteggiarsi la squadra della Salp.Inox di Castelleone e la nostrana del Sally Cafè... ai nostri ragazzi non è riuscito il colpaccio. Pazienza, saprà peril prossimo anno.
Colgo l'occasione per ringraziare i "ragazzi" che hanno realizzato il torneo e che per un mese di fila hanno provveduto a tutto, dalle gare alle vettovaglie. Complimenti davvero a tutti voi!
domenica 17 luglio 2011
Moonbows
Questo fenomeno è difficile da vedere ma é uno spettacolo davvero suggestivo... guardate un pò il video qui sopra, ripreso al Parco di Yellowstone, quello dell'orso Yoghi!
Se volete saperne di più, cliccate QUI e scoprirete come il Corriere ha colmato la mia abissale ignoranza ;O)
sabato 16 luglio 2011
La marcia dei Raanei
Ieri sera, complice una piacevole serata dalle temperature accettabili per la metà di Luglio, si è svolta la seconda o prima marci a dei Raanei. Il dubbio sulla numerazione sta nel fatto che ce conta quella dello scorso anno, che era pure una gara del Palio, il numero è 2 mentre se quella dello scorso anno è considerata un esperimento allora siamo a 1.
Ma non è questo il numero che conta!
Ben 280 persone, fra professionisti delle corse e podisti dell'ultimo minuto, hanno percorso il tracciato predisposto dal Gruppo Podisti, su è giù per il Parco del Serio con partenza ed arrivo in Oratorio.
E per l'occasione anche un gruppetto dei nostri ha partecipato. "Solo" 20 ma sufficiente per portarsi a casa un bel cesto in regalo.
Ma non è questo il numero che conta!
Ben 280 persone, fra professionisti delle corse e podisti dell'ultimo minuto, hanno percorso il tracciato predisposto dal Gruppo Podisti, su è giù per il Parco del Serio con partenza ed arrivo in Oratorio.
E per l'occasione anche un gruppetto dei nostri ha partecipato. "Solo" 20 ma sufficiente per portarsi a casa un bel cesto in regalo.
giovedì 14 luglio 2011
Temporale
Estate, caldo, caldissimo, afa e ghiaccioli e poi... finalmente un Temporale
Un bubbolìo lontano. . . Rosseggia l’orizzonte, come affocato, a mare nero di pece, a monte, stracci di nubi chiare tra il nero un casolare: un’ala di gabbiano. Giovanni Pascoli |
martedì 12 luglio 2011
Addio ad Harry Potter
Arriva domani in Italia la seconda parte di "Harry Potter e i Doni della Morte", l'ultimo della serie. Una vera magia quella compiuta la scrittrice J.K. Rowling, che con le sue storie ha creato un fenomeno durato la bellezza di quattordici anni, con 450 copie complessive per i 7 capitoli della saga e 8 film.
Sembra incredibile ma ricordo ancora quando in spiaggia, sotto l'ombrellone, in una calda estate del 2001, leggevo ai miei figli "Harry Potter e la pietra filosofale". Il resto della saga l'hanno letta da soli facendo diventare il maghetto Harry molto familiare a tutti noi.
Condivido in pieno quanto ha scritto Alessandro D'Avenia su "La Stampa", qualche giorno fa, affermando che questa saga è servita a far avvicinare alla lettura molti ragazzi, che nel frattempo sono cresciuti con lui. Forse alcuni storceranno il naso, insomma non stiamo parlando di capolavori della letteratura classica ma l'importante è che i ragazzi leggano, che si appassionino e il resto verrà da sé.
Nel frattempo la "mamma" di Harry, J.K.Rowling, non si arrende e lancia Pottermore, un’esperienza di lettura online diversa da tutte le altre e non poteva essere così nell'era di Internet. Una sorta di calderone (perchè stiamo sempre parlando di maghi) in cui l’esperienza della lettura chiede la collaborazione tra l’immaginazione dei lettori e quella dell’autore per creare una nuova storia. La generazione digitale potrà trovare un’esperienza di lettura online sicura e originale, costruita a partire dai libri di Harry Potter.
lunedì 11 luglio 2011
Storia a puntate: capitolo 2
Bene, come stavo dicendo quando vi ho lasciato, Sonia si dimenticò ben presto di quello che aveva visto e sentito prima di entrare a scuola. Non pensò più a quella bizzarra mattina d' autunno fino a due mesi più tardi quando si ripetè la stessa identica scena... soltanto lo sfondo alle sue spalle era cambiato: invece che da un manto variopinto la strada era ricoperta da una soffice coltre di neve appena caduta. Sonia che stava tentando di convincere la sorella a fare una partita a palle di neve si voltò di scatto quando udì il famoso starnuto che tanto l' aveva spaventata. Stavolta i suoi riflessi più pronti le permisero di notare non solo lo stivale rosso che spariva dietro al candido cespuglio ma, anche, un orecchio a punta dal colore azzurrino! Quindi si gettò sul mucchio di neve sperando di riuscire a capire chi o che cosa stesse cercando di procurarle un infarto.
Purtroppo però non fu abbastanza svelta e, cercando di acchiappare l' essere sconosciuto, cadde a pancia in giù sulla neve, ferendosi il viso a causa dei rami appuntiti. La sorella intenta a messaggiare con un' amica al cellulare non si rese neanche conto di quello che era accaduto e continuò a camminare imperterrita sulla neve farinosa.
Sonia demoralizzata e molto, molto spaventata rimase per ben cinque minuti a testa in giù nella neve ignorando il bruciore sulla pelle e i taglietti che si era procurata.Poi, con un immenso sforzo riuscì a rialzarsi mentre nel suo cervello mille domande le ingarbugliavano la mente. Se prima era sicura di aver avuto un' allucinazione ora ne era quasi certa! Infatti non aveva mai visto nessuno con un orecchio azzurro nè, tanto meno, qualcuno che andasse in giro con una cosa simile addosso!
La povera ragazza sempre più intimorita e preoccupata per la propria salute mentale si avviò verso la scuola e raccontò alla bidella che, cadendo, si era ferita il viso. Ci mise molto tempo per convincerla che non era il caso di chiamare i suoi genitori nè tanto meno l' ambulanza. Tutti i suoi tentativi però si mostrarono vani quando, pensando di aver visto uno stivale rosso dietro la porta, svenne esausta. Quando si svegliò mezz' ora dopo era già in ospedale con i suoi genitori che la guardavano tutti preoccupati!
Dopo che i dottori ebbero finito di farle un interrogatorio di terzo grado e tantissimi esami, decretarono che la ragazza non aveva perso molto sangue e lo svenimento sembrava causato da un forte stress. Deciserò però, per precauzione, di ricoverarla per qualche giorno in modo che si riprendesse pienamente.
Appena rimase da sola nella stanza Sonia si prese la testa fra le mani e iniziò a chiedersi cosa stava succedendo. Non passò neanche un minuto che davanti a lei si materializzò, come per magia, un piccolo nano color del cielo con orecchie a punta e... stivali rossi! La povera paziente, già provata dall' intensa mattina, non resistette a queso shock! Non ebbe neanche la forza di chiamare aiuto e svenne, di nuovo.
... continua...
Purtroppo però non fu abbastanza svelta e, cercando di acchiappare l' essere sconosciuto, cadde a pancia in giù sulla neve, ferendosi il viso a causa dei rami appuntiti. La sorella intenta a messaggiare con un' amica al cellulare non si rese neanche conto di quello che era accaduto e continuò a camminare imperterrita sulla neve farinosa.
Sonia demoralizzata e molto, molto spaventata rimase per ben cinque minuti a testa in giù nella neve ignorando il bruciore sulla pelle e i taglietti che si era procurata.Poi, con un immenso sforzo riuscì a rialzarsi mentre nel suo cervello mille domande le ingarbugliavano la mente. Se prima era sicura di aver avuto un' allucinazione ora ne era quasi certa! Infatti non aveva mai visto nessuno con un orecchio azzurro nè, tanto meno, qualcuno che andasse in giro con una cosa simile addosso!
La povera ragazza sempre più intimorita e preoccupata per la propria salute mentale si avviò verso la scuola e raccontò alla bidella che, cadendo, si era ferita il viso. Ci mise molto tempo per convincerla che non era il caso di chiamare i suoi genitori nè tanto meno l' ambulanza. Tutti i suoi tentativi però si mostrarono vani quando, pensando di aver visto uno stivale rosso dietro la porta, svenne esausta. Quando si svegliò mezz' ora dopo era già in ospedale con i suoi genitori che la guardavano tutti preoccupati!
Dopo che i dottori ebbero finito di farle un interrogatorio di terzo grado e tantissimi esami, decretarono che la ragazza non aveva perso molto sangue e lo svenimento sembrava causato da un forte stress. Deciserò però, per precauzione, di ricoverarla per qualche giorno in modo che si riprendesse pienamente.
Appena rimase da sola nella stanza Sonia si prese la testa fra le mani e iniziò a chiedersi cosa stava succedendo. Non passò neanche un minuto che davanti a lei si materializzò, come per magia, un piccolo nano color del cielo con orecchie a punta e... stivali rossi! La povera paziente, già provata dall' intensa mattina, non resistette a queso shock! Non ebbe neanche la forza di chiamare aiuto e svenne, di nuovo.
... continua...
domenica 10 luglio 2011
Thank you and goodbye
Oggi uno dei più popolari giornali inglesi chiude.
Chiude un pezzo di storia, iniziata la vigilia di Natale del 1843 con la recensione di un romanzo appena dato alle stampe, "Il Canto di Natale" di Charles Dickens.
Chiude perchè non ha rispettato le regole, perchè ha travisato cos'è il giornalismo, come si cercano le informazioni prima di darle al pubblico. Chiude perchè non ha più credibilità, perchè la sua obiettività è messa in discussione, soprattutto dai suoi lettori prima ancora che dal suo proprietario, perchè ha violato la legge e su questo non si tratta.
Molto semplicemente, per loro stessa ammissione, hanno perso la strada.
Mi colpisce questo fatto, non solo per l'impatto che avrà sulle famiglie di chi ci lavora, ma perché e soprattutto sono gli stessi protagonisti a prendere coscienza delle proprie azioni, semplicemente riconoscendole come sbagliate e decidendo di fare la scelta giusta.
Ci sono anche ragioni economiche alle spalle di questa decisione, nessuno lo nega, ma il coraggio che sta nella scelta di chiudere una cotanta storia non è banale. In una società dove chi grida più forte ha ragione, dove serve un niente per insinuare il sospetto di un complotto, un atto come questo lascia perplessi... o almeno io sono perplessa.
Non riesco a pensare un altro luogo, se non l'austera Inghilterra, dove tutto questo possa accadere. Noi saremmo stati in grado di fare altrettanto?
Chiude un pezzo di storia, iniziata la vigilia di Natale del 1843 con la recensione di un romanzo appena dato alle stampe, "Il Canto di Natale" di Charles Dickens.
Chiude perchè non ha rispettato le regole, perchè ha travisato cos'è il giornalismo, come si cercano le informazioni prima di darle al pubblico. Chiude perchè non ha più credibilità, perchè la sua obiettività è messa in discussione, soprattutto dai suoi lettori prima ancora che dal suo proprietario, perchè ha violato la legge e su questo non si tratta.
Molto semplicemente, per loro stessa ammissione, hanno perso la strada.
Mi colpisce questo fatto, non solo per l'impatto che avrà sulle famiglie di chi ci lavora, ma perché e soprattutto sono gli stessi protagonisti a prendere coscienza delle proprie azioni, semplicemente riconoscendole come sbagliate e decidendo di fare la scelta giusta.
Ci sono anche ragioni economiche alle spalle di questa decisione, nessuno lo nega, ma il coraggio che sta nella scelta di chiudere una cotanta storia non è banale. In una società dove chi grida più forte ha ragione, dove serve un niente per insinuare il sospetto di un complotto, un atto come questo lascia perplessi... o almeno io sono perplessa.
Non riesco a pensare un altro luogo, se non l'austera Inghilterra, dove tutto questo possa accadere. Noi saremmo stati in grado di fare altrettanto?
sabato 9 luglio 2011
Quattro settimane in un...battibaleno
"Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perchè più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane".
Estate. Caldo. Zanzare. Vacanze (ma non arrivano mai). Granita o gelato. Anguria. Programmi tv in replica. Ma, per tanti, anche Grest.
E' ormai un appuntamento irrinunciabile e atteso. Un pò come si sa che a settembre inizia sempre la scuola, che il 25 dicembre è Natale, alla fine delle scuole inizia il Grest.
E non è cosa da poco.
Troppo spesso è visto come il degno sostituto ad una baby-sitter, che mi costerebbe di più o come il miglior "parcheggio" per i figli, che altrimenti sarebbero a casa soli davanti alla tv.
Ma il "grest" è molto di più, e dà molto di più.
E' un importante momento di crescita, sia per i bambini, che per i ragazzi. E ciò, almeno per tre motivi:
**>> i bambini sono, per l'intera giornata, insieme ad altri compagni. Giocano, si divertono e, in un certo senso, imparano a "cavarsela da soli". Non c'è la mamma che li segue ad ogni movimento, non c'è la nonna che li accompagna. Imparano a gestire i rapporti con gli amici, a rispettare il prossimo, a partecipare alle attività e alle gare, con un sano spirito competitivo. E, non da ultimo, imparano ad essere solidali con i compagni di squadra e con chi è più piccolo, o più grande, di loro.
**>> gli animatori ed educatori assorbono insegnamenti come delle spugne. A scuola il professore li segue, li rimprovera e li fa studiare sui libri. Al grest, seppur sotto la guida di (pochi) adulti, si assumono responsabilità, si impegnano nella gestione delle giornate e, cosa più importante, regalano e ricevono affetto. Provate a chiedere a chi adesso è ormai troppo grande per essere animatore cosa è stato per loro il Grest. La risposta, univoca, sarà che è stato un'esperienza indimenticabile, che ha regalato emozioni, amicizie, amori, sofferenze e che li ha aiutati a crescere.
**>> il Grest ha la enorme capacità di riunire, in un campo da basket e davanti ad una piastra per le salamelle, un intero quartiere. Mamme, papà, bambini, nonni, adolescenti. Il venerdì sera ( e non solo) una intera comunità si ritrova a condividere sorrisi, canti, balli, impegno. Il Grest, dunque, non è solo un momento importante per i bambini, lo è anche per gli adulti. Spesso i figli (e purtroppo troppo spesso non se ne da atto) sono gli artefici delle nuove amicizie per i genitori. Quante mamme e papà, dopo un'estate del proprio figlio al Grest, si ritrovano al bar dell'oratorio a chiacchierare insieme?
Ieri sera, tutte queste premesse hanno trovato, ancora una volta, conferma. Il palco troppo piccolo per oltre 100 bambini, l'agitazione di 40 animatori che hanno (liberamente) deciso di dedicare il loro tempo, sia di giorno che di sera, al Grest, i genitori, armati di telecamera e macchina fotografica, che sorridono (e si commuovono) nel vedere i loro "piccoli" muoversi come saette da una parte all'altra dell'oratorio, in febbricitante attesa del loro momento di popolarità.
Il risultato, inutile dirlo, splendido. Una lunga e divertente serata, a ricordare che San Bernardino è vivo, che i giovani di oggi non sono bamboccioni, ma anzi hanno tanto da insegnare a chi si crede più "maturo" ed intelligente di loro.
Per concludere, i complimenti non possono escludere i direttori d'orchestra del magnifico concerto che è l'estate al Grest: Alice (alla prima esperienza da coordinatrice) ha svolto un ottimo, e difficile, lavoro. Don Natale ha confermato ancora una volta come la tonaca che i preti indossano non corrisponde sempre a distanza da tutto e tutti, ma anzi sia il giusto mezzo per svolgere un ottimo lavoro "sociale". Luciano, da ormai più di dieci anni, è colonna portante del Grest e dimostra a tutti il vero significato, e valore, del volontariato (quello vero, non finalizzato a farsi "pubblicità"). Monica, braccio destro di tanti coordinatori, regala affetto e dolcezza a tutti quelli che varcano il famoso "cancellino".
E, proprio perchè il Grest ci piace, si fanno altre due settimane!!!!!
giovedì 7 luglio 2011
Storia a puntate: capitolo 1
Come tutti i pomeriggi Gloria era seduta sul morbido divano nero del salotto. Osservava imbambolata una sottilissima scatola nera che emetteva suoni e luci colorate. Da tre ore guardava imperterrita il susseguirsi di cartoni, pubblicità, telefilm... Sembrava un "piccolo zombie in standby!"
Due stanze più in là Sonia stava scuotendo energicamente la testa: si chiedeva come la sorella riuscisse a divertirsi tanto! Lei sosteneva che molti programmi televisivi, come quelli che guardava la sua famiglia, riempissero il cervello di assurdità e cattivi esempi. "Come se non bastassero" disse tra sè e sè emettendo un lungo sospiro. Sonia aveva due anni in più della sorella ed amava leggere, inventare, giocare... non guardare le pubblicità dei cereali! Spesso la sera quando la sorella iniziava a cantare le sigle dei cartoni, Sonia si chiudeva in un mondo tutto suo fatto di streghe, orchi, folletti, nuvole di zucchero filato e ancora: principi, ranocchi, burattini di legno e fatine dai capelli turchini. Amava ricordare tutte le volte che, da piccole, avevano giocato insieme; rammentava con malinconia la vecchia cascina dalla quale si erano trasferiti; le scorrazzate tra i prati, gli scherzi agli animali e le risate che si erano fatte rubando le ciliegie ai vicini, erano le cose che le mancavano di più.
Poi però suo padre aveva deciso di trasferirsi in città e il resto della famiglia, seppur di malavoglia, l' aveva seguito. La madre e la figlia minore si erano addattate subito e con poca fatica al cambiamento, infatti la prima trovava più semplice fare la spesa ed avere contatti con il "Mondo Esterno"; la seconda dal canto suo, aveva apprezzato immediatamente la comodità, il relax e, soprattutto, la straordinaria invenzione della televisione. Sonia, invece, tutte le notti tornava presente, con la sua mente, nei prati verdi e nei campi dove ammirava il cielo stellato della campagna.
Una bella mattina d' autunno, mentre entrambe stavano andando a scuola, alla sorella maggiore sembrò di sentire un rumore, uno starnuto... così si girò di scatto ma non vide altro che il lungo viale alberato e il tappeto di foglie rosse sottostante. Anzi no! Le sembrò, ad un certo punto, di scorgere la punta di uno stivale rosso che spariva dietro un cespuglio... Si avvicinò ma, scostate alcune foglie, non vide altro che una bisciolina verdastra! Pensò così di aver avuto un' allucinazione...Eppure quello starnuto e quello strano stivale continuarono a ronzargli nella mente per tutta la mattina: lei li aveva davvero visti e sentiti!
E se qualcuno le stesse spiando? E se quel qualcuno non avesse buone intenzioni? Mille dubbi le frullarono nella mente per tutta l'ora di matematica ma poi, all' intervallo se ne dimenticò...
...continua...
Due stanze più in là Sonia stava scuotendo energicamente la testa: si chiedeva come la sorella riuscisse a divertirsi tanto! Lei sosteneva che molti programmi televisivi, come quelli che guardava la sua famiglia, riempissero il cervello di assurdità e cattivi esempi. "Come se non bastassero" disse tra sè e sè emettendo un lungo sospiro. Sonia aveva due anni in più della sorella ed amava leggere, inventare, giocare... non guardare le pubblicità dei cereali! Spesso la sera quando la sorella iniziava a cantare le sigle dei cartoni, Sonia si chiudeva in un mondo tutto suo fatto di streghe, orchi, folletti, nuvole di zucchero filato e ancora: principi, ranocchi, burattini di legno e fatine dai capelli turchini. Amava ricordare tutte le volte che, da piccole, avevano giocato insieme; rammentava con malinconia la vecchia cascina dalla quale si erano trasferiti; le scorrazzate tra i prati, gli scherzi agli animali e le risate che si erano fatte rubando le ciliegie ai vicini, erano le cose che le mancavano di più.
Poi però suo padre aveva deciso di trasferirsi in città e il resto della famiglia, seppur di malavoglia, l' aveva seguito. La madre e la figlia minore si erano addattate subito e con poca fatica al cambiamento, infatti la prima trovava più semplice fare la spesa ed avere contatti con il "Mondo Esterno"; la seconda dal canto suo, aveva apprezzato immediatamente la comodità, il relax e, soprattutto, la straordinaria invenzione della televisione. Sonia, invece, tutte le notti tornava presente, con la sua mente, nei prati verdi e nei campi dove ammirava il cielo stellato della campagna.
Una bella mattina d' autunno, mentre entrambe stavano andando a scuola, alla sorella maggiore sembrò di sentire un rumore, uno starnuto... così si girò di scatto ma non vide altro che il lungo viale alberato e il tappeto di foglie rosse sottostante. Anzi no! Le sembrò, ad un certo punto, di scorgere la punta di uno stivale rosso che spariva dietro un cespuglio... Si avvicinò ma, scostate alcune foglie, non vide altro che una bisciolina verdastra! Pensò così di aver avuto un' allucinazione...Eppure quello starnuto e quello strano stivale continuarono a ronzargli nella mente per tutta la mattina: lei li aveva davvero visti e sentiti!
E se qualcuno le stesse spiando? E se quel qualcuno non avesse buone intenzioni? Mille dubbi le frullarono nella mente per tutta l'ora di matematica ma poi, all' intervallo se ne dimenticò...
...continua...
mercoledì 6 luglio 2011
Iniziativa a Cremosano
Se non sapete cosa fare, stasera, mercoledì 6 Luglio, si terrà, presso la sala riunioni dell'Ass.ne "Il Caleidoscopio - Famiglie e Accoglienza", un incontro organizzato insieme a "Il canto del cucù".
Sono coinvolte due realtà associative differente ma unite ... la prima si occupa di affido e la seconda la conosciamo perchè ha già collaborato con il nostro Oratorio.
Penso sarà un'altra di quelle serate dense di contenuto oltre che di emozioni.
Sono coinvolte due realtà associative differente ma unite ... la prima si occupa di affido e la seconda la conosciamo perchè ha già collaborato con il nostro Oratorio.
Penso sarà un'altra di quelle serate dense di contenuto oltre che di emozioni.
martedì 5 luglio 2011
Niente parole
Non ci sono parole!
Il mondo di Internet si sta mobilitando con una campagna per chiedere all'Autorità delle comunicazioni di respingere una regolamentazione che metterebbe il bavaglio a internet, arrivando perfino a chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario.
Per leggere i contenuti della protesta, clicca QUI!
Il mondo di Internet si sta mobilitando con una campagna per chiedere all'Autorità delle comunicazioni di respingere una regolamentazione che metterebbe il bavaglio a internet, arrivando perfino a chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario.
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lunedì 4 luglio 2011
In vacanza con papà
Per questo mese, la lettura suggerita dal Club del Libro ha già un sapore estivo. Fin dal titolo si parla di vacanza, la foto di copertina risveglia voglie di mare e di bagni e la trama è abbastanza leggera da rendere questo romanzo perfetto da... ombrellone.
Christine è adulta, ha 45 anni e l'ultima cosa che può immaginare è quella di dover andare in vacanza con il proprio padre che, invece, pensa che lei abbia più o meno 12 anni. Artefice dell'imboscata è per di più sua madre che, a causa di un'operazione al ginocchio, non può lasciare solo il marito, daltonico e pasticcione. E la vacanza-lavoro, fatta per aiutare un'amica, che sta aprendo un nuovo locale sull'isola di Sylt, metà molto apprezzata nel Mare del Nord, si trasforma in una serie di episodi tragicomici. Sull'isola trova un ragazzo che le piace ma che il padre non approva, un altro improponibile ma che diventa il mio amico dell'ingombrante genitore, visto che tifano per la stessa squadra di calcio, due attempate signore, tutte di maglia vestite, che si lanciano all'assalto del genitore e dei coetanei suoi amici, che messi insieme fanno 285 in 4! Ovviamente Heinz, il padre, si ritiene bravissimo a fare praticamente tutto, dall'architetto alla spia, ma non è così.
Una lettura divertente, leggera ma anche tenera come tenero è il rapporto che lega una figlia al proprio padre, nonostante la vita abbia preso strade diverse. C'è una strana complicità fra i due che fanno il bagno nudi (!!!) ma la normale quotidianità degli screzi di ogni giorno, da come il pane va imburrato alla lunghezza della gonna di Christine. Ve lo consiglio per ridere un pò di noi, di come in fondo le cose fra padre e figlia non cambino mai, anche se la maggiore età è stata ormai superata abbondantemente, per i nostri padri, tutte noi siamo e resteremo sempre bambine.
Se volete vedere il luogo dove il romanzo è ambientato, cliccate QUI.
Il prossimo libro éPer sapere quale è stato il libro precedente, cliccate qui.
Christine è adulta, ha 45 anni e l'ultima cosa che può immaginare è quella di dover andare in vacanza con il proprio padre che, invece, pensa che lei abbia più o meno 12 anni. Artefice dell'imboscata è per di più sua madre che, a causa di un'operazione al ginocchio, non può lasciare solo il marito, daltonico e pasticcione. E la vacanza-lavoro, fatta per aiutare un'amica, che sta aprendo un nuovo locale sull'isola di Sylt, metà molto apprezzata nel Mare del Nord, si trasforma in una serie di episodi tragicomici. Sull'isola trova un ragazzo che le piace ma che il padre non approva, un altro improponibile ma che diventa il mio amico dell'ingombrante genitore, visto che tifano per la stessa squadra di calcio, due attempate signore, tutte di maglia vestite, che si lanciano all'assalto del genitore e dei coetanei suoi amici, che messi insieme fanno 285 in 4! Ovviamente Heinz, il padre, si ritiene bravissimo a fare praticamente tutto, dall'architetto alla spia, ma non è così.
Una lettura divertente, leggera ma anche tenera come tenero è il rapporto che lega una figlia al proprio padre, nonostante la vita abbia preso strade diverse. C'è una strana complicità fra i due che fanno il bagno nudi (!!!) ma la normale quotidianità degli screzi di ogni giorno, da come il pane va imburrato alla lunghezza della gonna di Christine. Ve lo consiglio per ridere un pò di noi, di come in fondo le cose fra padre e figlia non cambino mai, anche se la maggiore età è stata ormai superata abbondantemente, per i nostri padri, tutte noi siamo e resteremo sempre bambine.
Se volete vedere il luogo dove il romanzo è ambientato, cliccate QUI.
Il prossimo libro é
"Sardinia blues" di Flavio Soriga
sabato 2 luglio 2011
Venerdì all' oratorio!
La serata del primo giorno del mese non poteva essere meglio impiegata che nell'oratorio che ospita il nostro Grest!
Infatti il primo di luglio, ragazzi, animatori e genitori si sono esibiti in uno "spettacolo di talenti" dove ognuno ha potuto dimostrare la sua bravura.
Le capacità più apprezzate dalla giuria (composta dal don e dalle due severissime Monica e Alice!) si sono dimostrate il ballo e il canto; altre esibizioni comunque apprezzate ma un po' insolite sono state i giochi con la palla ( passaggi di testa, palleggi...), il salto con la corda e le imitazioni!!!
Per finire è stata fatta una sorpresona di compleanno alla fantastica Giulia Martinenghi con tanto di foto e video!
Quindi, dopo qualche "problema tecnico" abbiamo potuto ricordare i momenti più belli e divertenti di queste prime settimane di Grest grazie al video con i filmati preparato dal don!
Insomma è stata un' altra occasione per divertirci in compagnia!!!
Infatti il primo di luglio, ragazzi, animatori e genitori si sono esibiti in uno "spettacolo di talenti" dove ognuno ha potuto dimostrare la sua bravura.
Le capacità più apprezzate dalla giuria (composta dal don e dalle due severissime Monica e Alice!) si sono dimostrate il ballo e il canto; altre esibizioni comunque apprezzate ma un po' insolite sono state i giochi con la palla ( passaggi di testa, palleggi...), il salto con la corda e le imitazioni!!!
Per finire è stata fatta una sorpresona di compleanno alla fantastica Giulia Martinenghi con tanto di foto e video!
Quindi, dopo qualche "problema tecnico" abbiamo potuto ricordare i momenti più belli e divertenti di queste prime settimane di Grest grazie al video con i filmati preparato dal don!
Insomma è stata un' altra occasione per divertirci in compagnia!!!
venerdì 1 luglio 2011
Gitona a Gardaland!!!
Una dormitona è proprio quello che ci vorrebbe dopo una serata intensa e piena di emozioni!!!
Giovedì, nel primo pomeriggio, noi del mitico grest di S. Bernardino siamo partiti alla volta di Gardaland. Il nuovissimo Raptor, insieme al Blue Tornado, alle Montagne Russe e allo Space Vertigo, ha riscosso moltissimo successo tra chi ama l'adrenalina e non si lascia intimidire da giri della morte e discese mozzafiato, il tutto a velocità supersonica!
Altre fantastiche attrazioni che hanno entusiasmato la maggior parte di noi sono state: Atlantide, Colorado Boat, Mammut...
Tra spruzzi, risate e un mondo di allegria ci siamo resi conto che è strata un' esperienza unica ed indimenticabile, perciò siamo certi che non perderemo occasioni per passare del tempo insieme!!!
Il prossimo appuntamento è quindi al Palaforum di Assago, giovedì 7 luglio!
Giovedì, nel primo pomeriggio, noi del mitico grest di S. Bernardino siamo partiti alla volta di Gardaland. Il nuovissimo Raptor, insieme al Blue Tornado, alle Montagne Russe e allo Space Vertigo, ha riscosso moltissimo successo tra chi ama l'adrenalina e non si lascia intimidire da giri della morte e discese mozzafiato, il tutto a velocità supersonica!
Altre fantastiche attrazioni che hanno entusiasmato la maggior parte di noi sono state: Atlantide, Colorado Boat, Mammut...
Tra spruzzi, risate e un mondo di allegria ci siamo resi conto che è strata un' esperienza unica ed indimenticabile, perciò siamo certi che non perderemo occasioni per passare del tempo insieme!!!
Il prossimo appuntamento è quindi al Palaforum di Assago, giovedì 7 luglio!
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