venerdì 12 agosto 2011

Storia a puntate: capitolo 5

Cari amici, scusate la lunga attesa...
Ecco tornate le avventure di Sonia, la ragazza che, al contrario di quasi tutti i suoi coetanei, non ama guardare la TV e... ne paga le conseguenze!

Appena ebbe sfiorato il preziosissimo ciondolo, si aprì un vortice davanti a lei. La ragazza fece un salto indietro dallo spavento ma, poi, senza pensarci due volte, ci si infilò dentro.
Un turbine rosato l' avvolse pian piano fino ai piedi e la trascinò sempre più in basso, verso un fondo (se esisteva!)
Dopo pochi minuti che le parvero ore i suoi piedi toccarono qualcosa di solido e consistente. Faceva fatica a respirare e così cadde esausta su un qualcosa di duro e freddo, mentre la testa iniziò a girarle paurosamente! Davanti alla sua fronte vedeva tante stelline dorate che danzando le circondavano il capo. Attorno a lei: solo il buio.
Dopo pochi secondi di silenzio, in cui la ragazza cercò di rimettersi dallo choc, tutto attorno a lei, si accesero enormi schermi, sui quali apparve il primo piano del nano che tanto l' aveva tormentata.
E proprio nel momento in cui Sonia capì che si trovava in una prigione costituita da televisori il nano fece un sorriso a trentasei denti dicendo:"Benvenuta, mia cara!" Dopodiché iniziò a spiegarle in cosa sarebbe consistita la sua vacanza di gran lusso.
"Visto che, come avevamo già detto, era una dei pochi ragazzi a non guardare volentieri i programmi alla TV, avrebbe dovuto fare un "trattamento intensificato," guardando giorno e notte quegli schermi variopinti finché non avessero iniziato a piacergli. Il nano, dopo aver pensato fra sé e sé, - o finché non fosse diventata "teledipendente"- concluse il suo discorso con un mieloso:"E' per il tuo bene, cara!"
E la sua faccia scomparve, lasciando spazio ad una serie di cartoni e pubblicità che sembrava non finire mai!!!
La ragazza, quindi, facendo un giuramento solenne con sé stessa, decise che non avrebbe ceduto né ora né mai.
Perciò si mise, invano, alla ricerca di un' apertura, un buco, uno spiraglio che le permettesse di capire dove si trovava.
Per Sonia fu semplicissimo non incantarsi come, era sicura, avrebbe fatto sua sorella!
Per non sentire rumori e suoni iniziò a pensare ad alta voce un modo per uscire di lì, con la convinzione che la prima cosa da fare fosse non fermarsi a guardare nessun programma per più di dieci secondi.
Passarono parecchie ore ma né idee, né piani eroici si presentarono al cospetto della sua mente e così, dopo ore di ragionamenti, si addormentò...

... continua...
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