Stiamo aspettando per il cenone, per le feste, per trascorrere queste ultime per del 2010 con gli amici, con i parenti, magari anche con qualcuno che non si conosce troppo bene ma non soli.
Capodanno segna un termine al calendario, si butta quello stropicciato e annotato che ci ha fatto compagnia dalla parete della cucina e si appende quello nuovo, tutto lindo, ancora solo con pochi appunti scritti. Un anno se ne va e con questo si spera i dolori, un nuovo anno ci aspetta e in esso riponiamo i nostri sogni, desideri e aspettative.
Capodanno è solo la manifestazione di ciò che già sappiamo, tutto cambia di continuo, per mutare, unirsi, crescere e morire, e questo spesso ci sconvolge. Spesso ci aggrappiamo alle cose e ai vecchi ricordi anziché crearne di nuovi e ci ostiniamo a credere che tutto sia permanente ma, proprio oggi, proprio in questa mezzanotte, sta la celebrazione dell'incognito...
Auguri quindi perché questo anno porti con sé esperienze nuove, inattesi amici, sorprendenti avvenimenti... insomma VITA.
Si avvicina Capodanno e, nelle nostre case, arrivano o sono già arrivati o stanno per arrivare i calendari del'anno che verrà. Io non voglio parlarvi di un calendario che ormai ha una tradizione, quello dell'ANFFAS, ma del Ricettario che quest'anno hanno elaborato e prodotto dal titolo

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Insieme ad una spruzzata di neve, leggera e decisamente natalizia, stamane in piazza ci attendeva il "Mercatino delle Meraviglie", organizzato dall'Associazione "Amici della Scuola Elementare", si, sempre loro... quelli che ieri erano indaffarati con Babbo Natale.







A seguire... MUSICA!
E infine FILM...


E' giunta segnalazione che l'asinello di Santa Lucia che, domenica scorsa, sponsorizzava l'Associazione degli Amici della Scuola è in realtà...
In quel tempo, dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Il 13 Novembre è stata celebrata la Giornata Mondiale della Gentilezza, lo sapevo ma con tante cose da fare mi è scappata. Meno male che c'é Cristina che mi ricorda le cose importanti e, in questo caso, mi ha mandato questo brano tratto dal Corriere della Sera.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Questo libro non mi ha convinto per niente. 
Riaprono le scuole e l'Associazione "Amici della Scuola Elementare" si riattiva, facendosi promotore di alcune iniziative.
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
